Dopo 20 mesi di combattimenti, il mondo è in festa.Finalmente una scheggia di proiettile israeliano ha colpito per errore una chiesa. È saltato qualche mattone, sono morte tre persone per errore. Tutta Israele, dal primo ministro all’IDF, si è scusata, ha spiegato la dinamica dell’incidente, ha chiesto perdono alle vittime.
Ma questo non ha impedito dichiarazioni feroci di tutti, compresa una particolarmente aggressiva e grave della presidente Meloni, che accusa Israele – incredibilmente – di attaccare deliberatamente i civili.
Una festa dell’odio generale e feroce, che ha coinvolto tutti: dalla Chiesa Cattolica, con una terribile dichiarazione del cardinale Pizzaballa che lascia intendere che Israele abbia colpito deliberatamente la chiesa (colpendo, di striscio, una volta in venti mesi – come sono scarsi gli attacchi intenzionali dell’IDF), fino alle autorità dello Stato.
Sono state diffuse le solite foto false, in cui si rappresenta come distrutta una chiesa che invece è stata solo leggermente danneggiata.Una danza trionfale dell’odio per Israele, un sabba forsennato, che ha innalzato come trofei – e usato come scudi umani – tre poveri civili cristiani, uccisi per errore nel corso dei combattimenti con Hamas.
Oggi che Israele ha colpito per errore tre persone in una chiesa, la difesa di ogni civile cristiano dalle aggressioni di “infedeli” è diventata intransigente, feroce: giornale per giornale, TG per TG, politico per politico.
Nel frattempo, sapete quanti cristiani sono stati massacrati, stuprati, uccisi, bruciati vivi nel mondo dal 7 ottobre ad oggi, nell’ambito di un deliberato progetto di sterminio che vuole cancellare i cristiani dal mondo islamico? Più di 6000.
Quanti TG si sono aperti?Quanti editorialisti hanno puntato il dito per questi più di 6000 cristiani scannati e bruciati nelle loro chiese dall’odio jihadista?Quante Meloni hanno lanciato la loro accusa feroce e definitiva?Quanti appelli del Papa ci sono stati?
Vergogna.Vergogna non solo per l’odio che viene diffuso contro Israele, ma per l’indifferenza verso la sofferenza dei cristiani, degli alawiti, dei drusi, degli yazidi, ogni volta che manca un ebreo contro cui puntare uno sporco indice accusatore.
Dalla rassegna stampa
La Stampa – “Un colpo simbolico contro la chiesa” (Ettore Sequi): Israele colpisce un luogo sacro come atto deliberato di controllo geopolitico.
La Stampa – “Difficile considerarlo un errore, data la ripetitività” (Paolo Pombeni): insinua una volontarietà sistematica negli attacchi israeliani.
La Stampa – “Questa assurda guerra vuole soltanto uccidere” (Card. Pizzaballa): nessun accenno al contesto militare o alla presenza di Hamas.






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