Free4Future

Orrore umanitario: quanto ci hanno ingannati?

Il caso di Osama al-Raqab, il bambino palestinese affetto da fibrosi cistica, è diventato il simbolo della distorsione mediatica messa in atto per dipingere ancora una volta Israele come il mostro.

Il caso di Osama al-Raqab, il bambino palestinese affetto da fibrosi cistica, è diventato il simbolo della distorsione mediatica messa in atto per dipingere ancora una volta Israele come il mostro. Una distorsione che Il Fatto Quotidiano e Aya Ashour non hanno perso tempo ad accogliere e riproporre, trasformando una tragedia personale in uno strumento di propaganda, manipolando la realtà per accusare Israele di crimini mai commessi.

24 luglio 2025. Il Fatto Quotidiano pubblica in prima pagina un’immagine scioccante di Osama al Raqab che diventa virale. Un bambino di soli 5 anni, con la pelle tesa sul costato smagrito e un titolo per nulla casuale “Se questo è un bambino” – inutile sottolineare il chiaro riferimento a Primo Levi e alla Shoah. Il sottinteso è lampante: Israele sta affamando la popolazione civile di Gaza con un chiaro intento genocidario, e i primi a farne le spese sono i bambini.

25 luglio 2025. Il Fatto Quotidiano pubblica un articolo di Aya Ashour, un accorato pezzo in cui la redattrice ci descrive la tragica situazione di tre bimbi a Gaza, Muhammad, Siwar e, per l’appunto, Osama, il piccolo comparso il giorno prima sulla copertina del Fatto. Ciò che lascia perplessi è il fatto che questo articolo sia l’esempio più clamoroso di manipolazione e distorsione delle informazioni, tanto che viene persino da domandarsi se non sia stata la redattrice stessa a non capire come elaborare informazioni forse non proprio di prima mano…

Premessa. Il corpicino di Osama non è deformato dalla fame ma da una terribile patologia: la fibrosi cistica. È una malattia genetica che compromette gravemente l’apparato digerente e respiratorio. È dunque malato da tutta la vita. Dal giugno scorso, tuttavia, si trova in Italia, insieme alla mamma e al fratello, dove grazie a un ponte umanitario organizzato tra il Ministero degli Esteri italiano e Israele, sta ricevendo cure mediche. Da allora, era il 12 giugno, la salute del piccolo è in netto miglioramento, condizione che è stata persino elogiata da Traslating Falasteen.

L’articolo. In primo luogo, Ashour sostiene di aver parlato con le mamme di tre bambini, una di loro è Mona, la mamma di Osama. La donna è disperata e afferma che a Osama “davo da mangiare di tutto per mantenerlo forte. Ora lo sto vedendo morire lentamente, i medici non posso aiutarlo. Non c’è cibo, non ci sono farmaci. Da due mesi le troupe televisive filmano la sua storia…” e poi “nessun aiuto, nessuna evacuazione. Vivo all’ospedale Nasser da due mesi”.
Ma come? Alla redattrice è sfuggito che Osama è stato evacuato il 12 di giugno in Italia, dove sta ricevendo cure mediche e dove si è ripreso? Con chi ha parlato, allora?

Ma non finisce qui. Poche righe dopo, Aya Ashour afferma “Muhammad e Osama sono ancora intrappolati in un incubo a cui il mondo sta reagendo molto lentamente”, il tutto sostenuto in calce all’articolo, nella didascalia alla foto di Osama, dove si ribadisce che il bimbo si trova ricoverato da “due mesi all’ospedale Nasser di Khan Younis” dove “oltre al cibo mancano i farmaci”.

La mistificazione è talmente grave da essere stata denunciata pubblicamente anche dallo Stato di Israele con un post chiaro comparso sui social: “Ecco come si presenta una moderna calunnia. Un bambino malato. Una foto rubata. Una menzogna che si diffonde più velocemente della verità”, così come l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, ha chiesto una rettifica immediata.

Come si chiama questo? Giornalismo? No. Si chiama essere conniventi ed essere i megafoni di una propaganda che ha il solo scopo di gettare fumo negli occhi e di manipolare l’opinione pubblica per portarla dentro la propria causa.

Viene quindi da domandarsi: quante di queste immagini e quante di queste storie sono vere e non appositamente scovate, sfruttate e plasmate, con tanto di foto messe in posa, per circuire il lettore inconsapevole?

free4future

Add comment