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#MediaMente | Il Mattino

A seguito della risposta israeliana all’attacco del 1°ottobre da parte dell’Iran, oggi Il Mattino ci regala una raffica di imprecisioni degne di nota, sulle quali spicca una certa tendenza a far passare Israele come una nazione psicopatica e con le manie di persecuzione.

Si legge che l’Iran sarebbe “accusata” di “potenziare il suo arsenale nucleare, ma anche di supportare gruppi come Hezbollah, Hamas e le forze Houthi in Yemen”.

Ma perché, è forse un’accusa infondata?

Non sono bastati i ritrovamenti di armi iraniane negli arsenali di Hamas?

Non basta la conclamata alleanza tra l’Iran e Hetzbollah? Eppure, il delirio prosegue, laddove si afferma che quanto appena riportato è “percepito” da Israele come una “minaccia esistenziale”.

In effetti, si può sicuramente negare che la corsa al nucleare dell’Iran non sia volta alla creazione di un ordigno da sganciare su Israele, volontà cui fa eco l’incipit dello Statuto di Hamas, dove è palesata la cancellazione di Israele dalla faccia della terra.

Tra l’altro, l’autore del’articolo sembra mettere persino in discussione gli attacchi iraniani del primo ottobre e del 13 aprile, affermando che l’Iran “avrebbe già lanciato missili contro Israele”.

Avrebbe?

Verso la fine, l’articolo si riprende, andando a ribaltare quanto affermato all’inizio. Tuttavia, considerando il livello di attenzione medio dell’internauta, bastano i primi paragrafi per creare un danno enorme su chi è inesperto in merito alla questione: il coinvolgimento e responsabilità dell’Iran nel creare instabilità nella regione è più che conclamato e la cui ragione potrebbe ricercarsi, tra le altre, nel fatto che la Repubblica islamica teme le ripercussioni che gli Accordi di Abramo già stanno causando nell’area medio orientale.

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