Nel suo pezzo sul Il Fatto Quotidiano Riccardo Antoniucci scrive che “Israele è il laboratorio globale dell’estrema destra contemporanea”.
E da lì in poi, il testo non analizza, accusa. Non racconta, insinua. Non spiega, condanna.
Israele — uno Stato con governo, opposizione, proteste settimanali, una Corte che blocca il premier — diventa, nel lessico di Antoniucci, “una democrazia solo formale”.
Altro che critica: è una delegittimazione totale, cieca e ideologica.
Scrive anche:
“Israele sperimenta l’eccezione permanente: uno Stato che ha abolito il limite tra diritto e forza.”
Non è un’analisi. È una caricatura. Una frase che, rivolta ad altri popoli, verrebbe bollata come razzista. Qui invece funziona: perché è Israele.
Poi la chiusura:
“L’Occidente si riconosce in Israele perché ne condivide il cinismo.”
Traduzione: Israele è il cuore nero della civiltà occidentale. Il luogo dove si fabbrica l’ingiustizia, dove si modella l’autoritarismo.
È il bersaglio perfetto. Perché è l’unico Stato ebraico.
E allora diciamolo con chiarezza:
Questo non è solo un articolo ideologico. È un articolo fascista.
Lo è nella struttura, nell’uso del nemico esterno, nell’omissione del contesto, nella riduzione di una società democratica a ingranaggio del male.
Lo è nel rovesciamento del linguaggio: la democrazia che si difende diventa “eccezione permanente”, il terrorismo che attacca scompare.
Nessun accenno agli ostaggi.
Nessuna menzione del 7 ottobre.
Nessuna parola su Hamas.
Ma Israele, sì: sempre Israele.
Questo non è giornalismo. È costruzione ideologica. È propaganda.
È un articolo fascista. Il laboratorio dell’estrema destra è il Il Fatto Quotidiano. E chi ci scrive
La redazione di Free4Future






Add comment