6 giugno. Perché manifestiamo

Via Pier Lombardo 14, Milano – ore 18:00

Il 6 giugno saremo davanti al Teatro Franco Parenti, a Milano, per dire no a un’operazione ipocrita di Carlo Calenda.

E per dire sì a Israele, alla liberazione degli ostaggi, e alla sconfitta di Hamas e dei suoi complici europei.

Il motivo della manifestazione è semplice: Carlo Calenda non è un alleato.

È un politico che parla di “condotta criminale” riferendosi a Israele, chiede sanzioni contro lo Stato ebraico, e continua a rilanciare accuse infamanti che fanno da sponda al linguaggio dell’odio. Ma improvvisamente decide di partecipare a un evento “alternativo” alla manifestazione di Roma del 7 giugno, cercando di ripulirsi l’immagine con una foglia di fico politica.

Non lo accettiamo.

Calenda rappresenta solo se stesso. Ma la sua presenza pubblica, in un contesto come questo, trasforma una piazza in una contraddizione vivente. Se si accusa Israele di crimini di guerra, se si nega la natura terroristica del 7 ottobre, se si costruisce l’equivalenza morale tra Hamas e Israele, non si sta dalla parte di Israele.

Noi sì, ci stiamo davvero.

Lo diciamo senza ambiguità: stiamo con Israele, con gli ostaggi ancora prigionieri, e con la verità. E siamo contro Hamas, i suoi alleati internazionali, e i politici europei che giocano a due facce.

Il 6 giugno lo diremo ad alta voce, e distribuiremo un volantino con le dichiarazioni che rendono Carlo Calenda inadatto a rappresentare questa battaglia.
Non è un errore. È una scelta. E il 6 giugno faremo la nostra.
Partecipa anche tu. Vieni in piazza.
Vuoi aderire alla manifestazione come gruppo, associazione o realtà politica? Scrivici.