Nel suo articolo su Avvenire, Elena Molinari racconta l’arresto di due dottorandi stranieri negli USA come sintomo di una “campagna mirata” contro chi esprime solidarietà a Gaza. Il titolo è potente. Il tono, allarmato. Ma quando un’accusa è così grave, servono fatti solidi. E qui mancano.
Non c’è un solo dato aggregato, nessun quadro giuridico, nessuna voce indipendente. L’unico riferimento alle autorità americane è una frase riportata di sfuggita: «Ozturk era impegnata nel sostegno di Hamas». Un’affermazione che meriterebbe almeno un approfondimento, e invece resta lì, ignorata. Tutto il resto si regge sul racconto emotivo: colleghi che protestano, studenti “terrorizzati”, agenti in borghese. Nessuna verifica, nessun contraddittorio.
Il risultato è un testo scritto bene, ma informativamente fragile. E proprio perché Molinari sa costruire un articolo efficace, dispiace vedere la narrazione prendere il posto dell’analisi.
Quando si parla di libertà accademica e libertà d’espressione, serve chiarezza. Non bastano le intenzioni.
Su Free4Future verifichiamo fatti, non impressioni. E chiediamo al giornalismo di fare lo stesso.
La redazione di Free4Future






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