Il Giorno della Memoria serve o dovrebbe servire alla società nel suo insieme, per ricordare dove conducono l’intolleranza, l’odio, il desiderio folle di scaricare su un capro espiatorio le proprie carenze e i propri fallimenti. Dovrebbe ricordare che la ferocia della distruzione è anche autodistruzione.
Il giorno della memoria dovrebbe ricordare che l’antisemitismo è un male che nella storia si è ripresentato in molte forme diverse, senza mutare la sostanza, senza mai cessare di essere caccia all’ebreo.
Come ebrei abbiamo collaborato volentieri a questo percorso. Ma dopo il 7 ottobre 2023 ci rendiamo conto che questa memoria sembra ormai persa, ribaltata. Prima, ci siamo trovati colpiti dal pogrom più sanguinoso dopo la Shoah. Poi, accusati di commettere un genocidio. “Il popolo sopravvissuto ad Auschwitz ha creato una nuova Auschwitz”, si grida.
Gli ebrei vengono attaccati per strada, le vetrine di nuovo infrante, le sinagoghe bruciate e attaccate in nome di una calunnia che sarebbe già di per sé allucinante. La memoria si è talmente persa da essere utilizzata per una nuova caccia all’ebreo.
Gli ebrei non hanno bisogno di un giorno della memoria. Il proprio sterminio lo ricordano benissimo. Non hanno nessun bisogno di celebrarlo. Semmai di tenerlo presente e di impedire che si ripeta.
Agli ebrei il Giorno della Memoria non serviva. Avrebbe dovuto servire agli altri e invece è diventato il pretesto per una nuova caccia all’ebreo, per una nuova, e particolarmente perversa, mutazione dell’antisemitismo.
Per questo, quest’anno, noi di Free4Future non parteciperemo a nessuna celebrazione il 27 Gennaio. Una memoria così è meglio perderla, che trovarla.
sottoscrivo ogni parola,togliamo loro gli alibi di cui hanno bisogno per sentirsi giusti un giorno all’anno!Non in mio nome.Am Israel Chay!