Per 18 anni l’ONU e le forze che compongono la missione Unifil hanno lasciato che Hezbollah e l’Iran spingessero la regione alla guerra. Hanno ignorato completamente la loro missione e l’aggressione che continua da 12 mesi. Quanto c’è di onesto oggi nel loro pianto per la violata santità delle posizioni Unifil da parte di Israele?
I nostri media, la nostra politica e le organizzazioni internazionali come ONG e ONU sono complici di una guerra che si poteva evitare. Sono complici nazioni come la Francia, che in Libano pretendono di avere un ruolo politico e interessi.
Per 12 mesi hanno taciuto di fronte all’aggressione di Hezbollah, che ha lanciato 9000 missili su obiettivi civili. Una milizia che Unifil doveva disarmare, spostare, o quantomeno monitorare. E che invece ha ucciso bambini drusi e bombardato comunità di ebrei, cristiani e arabi in Israele, distruggendo chiese, sinagoghe e moschee.
Nessuno dei politici che oggi rivendicano la santità della missione Unifil si è minimamente interessato che quella missione fosse compiuta, o perlomeno tentata. Le milizie iraniane si sono riarmate sotto gli occhi dei caschi blu, e hanno scatenato un’aggressione che non ha alcuna giustificazione, se non il sostegno al massacro del 7 ottobre e il piano terroristico del regime iraniano, che attacca Israele da 7 fronti.
Si sono persi 10mila missili
Il risultato è stato 60mila civili israeliani sfollati e un paese in fiamme da 12 mesi. Dov’era l’Unifil quando per 12 mesi, razzo dopo razzo, un paese Onu veniva reso inabitabile?
Oggi i giornali, i politici e gli esperti riempiono le prime pagine con la minaccia dell’escalation e il rispetto della missione. Ma per 12 mesi hanno completamente ignorato quell’escalation. L’hanno scoperta solo quando Israele ha cominciato a difendersi.
Ve l’avevamo detto. Ed eravamo stati profeti sin troppo facili. Lo abbiamo raccontato un video dopo l’altro, ma non è bastato. 10mila militari ONU, anche italiani, hanno osservato l’aggressione terrorista senza fare nulla.
Macron ha taciuto, non si è rivolto al Libano quando i missili partivano. I giornali che riempiono le prime pagine oggi hanno preferito parlare d’altro. Provate a trovare una prima pagina de La Stampa, del Corriere, una copertina de La7, della Rai o di Sky. Cercate una dichiarazione dei grandi politici amanti della pace o degli esperti sulla pioggia di missili che Hezbollah ha lanciato giorno dopo giorno.
Tutti sapevano, nessuno ha parlato, tranne canali informativi come questo.
Hanno lasciato che una guerra scoppiasse e ora c’è una solo strada: ritirare le forze che hanno scelto di essere inutili, e ora sono diventate pericolose.
Ignorare il riarmo e la aggressione di Hezbollah è stato grave. Collaborare con le milizie iraniane è un po’ troppo, anche per i coccodrilli libanesi che ci hanno portato in questa guerra.
Antonio Pinter – Copyright Free4Future